
Aggiornamenti normativi e procedurali nazionali
V Piano nazionale di azione per la tutela dei diritti dei bambini e ragazzi in età evolutiva
È online il V Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, elaborato per la prima volta con il coinvolgimento di ragazzi e ragazze tra i 12 e 17 anni. Il documento si suddivide in tre macro-aree di intervento (educazione, equità e empowerment) che si sviluppano in un totale di 12 macro-obiettivi e 31 azioni. Quest’ultime sono state formulate in coerenza con altre azioni a supporto dei minori e delle famiglie, con la collaborazione degli osservatori competenti in materia.
Piano di Azione Nazionale della Garanzia Infanzia (PANGI)
È stato recentemente pubblicato il Piano di Azione Nazionale della Garanzia Infanzia, in ottemperanza a quanto previsto dalla Raccomandazione sulla Child Guarantee del 14 giugno 2021 al fine di contrastare le diseguaglianze e dare attuazione ai livelli essenziali relativi ai servizi e prestazioni rivolti a bambini ed adolescenti. Il Piano, redatto in sintonia con il V Piano di azione per l’infanzia e l’adolescenza, ha valorizzato l’apporto di tutte le amministrazioni centrali coinvolte. Qui la possibilità di scaricare il documento finale ed i relativi allegati.
Assegno Unico Universale
L’INPS, con il Messaggio n. 3518 del 27 settembre 2022, ha illustrato nel dettaglio le modifiche apportate dal D.L. 73/2022 al D.Lgs. 230/2021, in tema di Assegno Unico e Universale: aumentano gli importi dell’assegno per i nuclei familiari con figli disabili maggiorenni e sono previste nuove disposizioni per poter beneficiare dell’AUU in presenza di nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto. Si segnala inoltre che è stato pubblicato l’aggiornamento ad agosto dell’Osservatorio statistico sull’AUU, con i dati relativi alle domande presentate nel periodo gennaio-luglio 2022. Nei mesi di competenza osservati sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni pari a oltre 6 milioni di euro, con una media mensile per richiedente di 232 euro.
Una guida all’autonomia per i Care Leavers
Il nuovo Vademecum per i Care Leavers ad opera del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali accompagna verso l’autonomia i neomaggiorenni che vivono al di fuori del nucleo familiare per provvedimenti dell’autorità giudiziaria. I ragazzi sono coinvolti direttamente nella definizione dei loro percorsi e partecipano alle equipe multidisciplinari. I progetti possono avere lo scopo di supportare il completamento degli studi, anche universitari, oppure la formazione professionale per l’inserimento lavorativo.
Linee di indirizzo per la costituzione di comunità sperimentali sociosanitarie
Lo scorso 14 settembre, la Conferenza Unificata ha sottoscritto l’Accordo sulle “Linee di indirizzo per la costituzione di Comunità sperimentali di tipo sociosanitario, ad elevata integrazione sanitaria, per l’inserimento di minori e giovani adulti con disagio psichico e/o problematiche di dipendenza in carico ai servizi sanitari, sociali ed ai servizi della giustizia minorile”. Tali linee di indirizzo individuano i principali requisiti funzionali, organizzativi e strutturali per la costituzione, inizialmente in via sperimentale, di almeno tre strutture (Nord, Centro e Sud) comunitarie residenziali.
La Piattaforma GePI: ultime novità
La Piattaforma GePI per la gestione del “pilastro sociale” del RdC è in continua evoluzione e sul sito del MLPS sono periodicamente forniti aggiornamenti relativi alle nuove funzionalità del sistema, oltre che tutorial, manuali d’uso, pillole video e risposte alle domande più frequenti. Gli ultimi recenti aggiornamenti risalgono al 9 settembre 2022 e comprendono:
- per il coordinatore e il responsabile dei controlli anagrafici: nuova sezione per le domande sospese;
- per il case manager: nuova tipologia di segnalazione per la mancata partecipazione agli incontri di verifica;
- per il case manager: per le domande effettuate con il nuovo modello di domanda RdC non sarà più possibile sanzionare il nucleo familiare per “DID non firmata”;
- Per il case manager: è necessario verificare la presenza della DID per tutto il nucleo, per poter procedere con la finalizzazione del Patto per l’inclusione sociale delle domande effettuate con il nuovo modello di domanda RdC;
- per il case manager e il responsabile PUC: miglioramenti e modifiche per agevolare la gestione dei volontari sui PUC;
- altri rilasci minori.
Aggiornamenti normativi e procedurali regionali
Fondo Nazionale Politiche sociali (FNPS) annualità 2021
Con il decreto 17878 del 5/09/22 a seguito dell’erogazione alla Regione da parte del Ministero si è proceduto all’impegno e alla liquidazione alle Zone distretto della somma complessiva di € 25.741.242,72 (di cui € 23.003.418,45 quale trasferimento ordinario ed € 2.737.824,27 quale trasferimento a titolo di Fondo di Solidarietà Interistituzionale) relativa al FNPS 2021.
Rispetto alle precedenti annualità – oltre alla consueta riserva del 50% per il rafforzamento degli interventi e dei servizi nell’area infanzia e adolescenza compresa la quota destinata all’implementazione in quattro Ambiti Territoriali del Programma P.I.P.P.I. – dall’annualità 2021 sono state inserite dal Ministero altre due quote riservate: una destinata a finanziare la supervisione del personale e l’altra le dimissioni protette.
Dati e ricerche
INPS: Osservatorio Reddito/Pensione di Cittadinanza – Statistiche a settembre 2022
L’Osservatorio INPS su Reddito e Pensione di Cittadinanza, che periodicamente fornisce le statistiche essenziali sui nuclei familiari percettori del beneficio economico, ha pubblicato i dati aggiornati al 19 settembre 2022. Sono 1 milione 627 mila i nuclei familiari in carico alla misura, pari a oltre 3 milioni e 553 mila persone, con un contributo medio mensile di circa 552 euro. Si conferma ancora una volta la maggior concentrazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza nelle Regioni del Sud e nelle Isole, seguite dalle Regioni del Nord e da quelle del Centro.
CNEL: un’analisi dei servizi sociali territoriali
Il Rapporto, redatto dall’Osservatorio nazionale sui Servizi sociali territoriali del Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro (CNEL), in collaborazione con ISTAT, fornisce una dettagliata analisi della spesa sociale dei Comuni. Nel 2018 i comuni italiani, singoli o associati, hanno speso oltre € 7,4 mld, pari allo 0,42% del PIL, al netto della compartecipazione degli utenti e del SSN. I cinque territori di città metropolitana/provinciali che assorbono maggiormente tale spesa sono Roma (€ 767 mln, € 806 mln comprese le compartecipazioni), Milano (€ 559 mln, € 652 mln), Torino (€ 335 mln, € 384 mln), Bolzano (€ 286 mln, € 405 mln) e Bologna (€ 228 mln, € 280 mln).
Politiche per la casa ed emergenza abitativa
È stato recentemente pubblicato il resoconto dell’audizione della Direttrice della Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare dell’ISTAT al Gruppo di lavoro sulle politiche per la casa e l’emergenza abitativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di un dovizioso quadro informativo su alcune delle principali dimensioni della disuguaglianza abitativa in Italia, misurate attraverso una serie di indicatori tratti dall’Indagine sul reddito e le condizioni di vita e, in parte, dall’Indagine sulle spese delle famiglie, su cui si basano gli indicatori di povertà.
XII Rapporto annuale sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia
È stato recentemente pubblicato il XII Rapporto Annuale sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dopo aver sofferto più degli italiani nel 2020 l’impatto della pandemia, lo scorso anno i lavoratori migranti hanno fatto registrare performance migliori, con una crescita del 2,4% degli occupati (contro lo 0,6% registrato tra gli italiani). Il travaso dalle forze lavoro all’inattività registrato nel 2020 non viene confermato, si osserva invece un’inversione di tendenza nel 2021, con un +11,9% di stranieri in cerca di occupazione (contro il +1,3% degli italiani) e un -5,7% di stranieri inattivi (contro il -3,1% degli italiani). Qui una sintesi.
Nota ANPAL sull’andamento del programma Garanzia Giovani
L’ANPAL – Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – ha pubblicato la Nota n. 6/2022 che riporta i dati al 30 giugno 2022 sull’andamento di Garanzia Giovani in Italia. I NEET registrati nel programma sono 1.674.718, con un incremento di 7.325 unità rispetto al mese di maggio. Sono stati presi in carico dai servizi per l’impiego l’85,2% dei registrati. Nel 79,7% dei casi si tratta di giovani con elevate difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro. Le misure erogate sono in prevalenza tirocini extracurriculari, seguiti da incentivi occupazionali e formazione.
Rapporto Save the Children sulle diseguaglianze educative
Save the Children ha lanciato lo scorso 7 settembre un Rapporto relativo all’analisi delle diseguaglianze nell’offerta di tempi e spazi educativi nella scuola italiana. Il lavoro offre, alla vigilia dell’elezione di un nuovo Parlamento e della formazione di un nuovo Governo, uno spunto concreto per l’orientamento degli investimenti sul rilancio della scuola, che necessita di essere messa al centro dell’attenzione. Qui è disponibile una sintesi del rapporto.
Andamento e cause di esclusione sociale dei minori
Nel 2021 i minori a rischio di povertà ed esclusione sociale erano il 29,7% (+2,6 dal 2019). Sono tre le condizioni associate al fenomeno: il rischio di povertà (26% dei minori in Italia), la grave deprivazione materiale (7,1%) e la bassa intensità di lavoro della famiglia di origine (8,2%). Inoltre, il rischio aumenta al diminuire dell’istruzione dei genitori: se solo il 9,3% dei minori con genitori laureati è a rischio, la quota arriva a 29,6% per i figli di diplomati e a 54,5% con genitori arrivati alla terza media. L’analisi è disponibile su Openpolis.
Punti di vista
Contrasto alla povertà: il monito dell’Alleanza in vista delle elezioni
L’Alleanza contro la Povertà in questi anni ha raccolto dati, informazioni ed elementi per studiare la misura e per proporre correttivi alle sue principali criticità, al fine di renderla più adatta alla fase sociale in corso, ma con la profonda convinzione che una misura rivolta ai più fragili non possa essere smantellata in quanto rappresenta un traguardo di civiltà per un paese e per una democrazia. In vista delle elezioni, l’Alleanza ha presentato un documento politico rivolto a tutti i partiti impegnati nella campagna elettorale per sottolineare con forza la necessità di mantenere attiva una rete di protezione sociale universale e strutturale rivolta ai poveri. Qui il documento esteso.
Cosa sarà del Reddito di cittadinanza?
Cosa accadrà al Reddito di Cittadinanza in seguito al voto del 25 settembre? Sarà riformato, ridisegnato o smantellato definitivamente? Affrontare questa domanda significa interrogarsi sulle conseguenze della tornata elettorale per le politiche di contrasto alla povertà. Vediamolo insieme in un recente articolo di Cristiano Gori pubblicato su Welforum.
La povertà non è una colpa: parola di assistenti sociali
In tema di Reddito di Cittadinanza, su Senza Filtro è stato pubblicato il bilancio di una categoria professionale, quella degli assistenti sociali, messa mediaticamente in ombra dai navigator, ma invece fondamentale dal punto di vista dell’attuazione delle previsioni normative del sostegno economico.
Povertà e reddito minimo garantito
In Europa, secondo i dati Eurostat, nel 2021 sarebbero oltre 95 milioni le persone in situazioni di difficoltà economica, ovvero il 21,7% della popolazione complessiva, oltre 3,2 milioni di persone in più rispetto al 2019. Circa un cittadino su 5 è a rischio povertà o esclusione sociale: l’Italia, con il 25,2%, è al sesto posto nell’Unione Europea, con un dato di 3,5 punti percentuali superiore alla media. Qual è il ruolo delle misure di reddito minimo garantito nel contrastare tale fenomeno? E in particolare, quali sono limiti e potenzialità del Reddito di Cittadinanza? L’approfondimento di Openpolis.
La copertura dell’Assegno Unico
Alessandra Casarico, Massimo Taddei e Federica Testi analizzano su La Voce i dati disponibili sulle richieste dell’Assegno Unico. Il take-up della misura è minore nelle Province del Nord (67,38% a Como e 69,28 a Belluno) rispetto al Sud (88,82% a Crotone e 87,87% a Palermo). Il fatto che il take-up non arrivi al 100% potrebbe derivare dalla mancata conoscenza di questa misura o dal costo-opportunità di compilazione della domanda. I dati sembrano suggerire, inoltre, che il take-up diminuisca all’aumentare del reddito.
Le differenze generazionali nella povertà
L’ultimo biennio, segnato dalla pandemia e dal ritorno dell’inflazione, ha portato non solo ad un consistente incremento dei poveri assoluti, ma anche ad un progressivo allargamento dei divari generazionali. Sono soprattutto bambini e ragazzi, con le loro famiglie, a trovarsi più spesso in condizione di indigenza. In un Paese che sta progressivamente invecchiando, le persone anziane rappresentano invece una vera e propria forma di welfare familiare, che in molti casi – specie in alcune aree del Paese – supplisce alla carenza di servizi. L’approfondimento di Openpolis.
Redistribuire non basta
Il Social Cohesion Paper n. 4 dell’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (OCIS), curato da Maurizio Franzini, riflette sulle politiche per contrastare la disuguaglianza nei redditi. Il contributo si focalizza in particolare sulle politiche – cosiddette pre-distributive – che possono incidere sulla disuguaglianza che si genera nei mercati. Secondo l’autore, la pre-distribuzione potrebbe essere la base per definire un nuovo modello di regolazione che non può più consistere nella ricetta composta dalla combinazione di politiche macroeconomiche e redistribuzione attraverso il welfare.
Come contrastare le disuguaglianze grazie al PNRR
Nel quinto paper della serie di Social Impact Agenda per l’Italia sui nessi tra PNRR e finanza a impatto, Giuseppe Pignataro riflette su come il PNRR possa essere una strada privilegiata per affrontare le “iniquità multidimensionali” che interessano il nostro Paese. In particolare, vengono approfondite le disparità che interessano donne e giovani, quelle legate a dinamiche territoriali, alla dimensione educativa e sanitaria. Nella seconda parte del contributo, sono indicati gli interventi previsti Piano e alcune proposte di policy per un loro rafforzamento. Una sintesi è disponibile su Percorsi di Secondo Welfare.
Il ruolo di imprese e lavoratori nella disuguaglianza salariale
Da cosa dipende la retribuzione individuale? Cosa determina le disuguaglianze salariali? Qual è il ruolo di imprese e lavoratori rispetto a questo fenomeno? Su La Voce Paul Bingley e Lorenzo Cappellari riflettono sulle cause delle differenze di salario nel nostro Paese, sottolineando la rilevanza del tema sia per l’analisi del mercato del lavoro sia per il disegno di politiche del lavoro adeguate.
Per ulteriori approfondimenti…
- https://welforum.it/area/poverta-disuguaglianze/
- https://welforum.it/area/famiglia-infanzia-adolescenza/
- https://www.lavoce.info/archives/category/argomenti/poverta/
- https://www.fondiwelfare.it/contrastoallapoverta/
- https://www.fiopsd.org/
- https://www.redattoresociale.it/page/notiziario?Topics=Economia
- http://www.alleanzacontrolapoverta.it/
- https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/
- https://www.eticaeconomia.it/temi/articoli/disuguaglianze/
- https://www.secondowelfare.it/primo-welfare/inclusione-sociale/
- https://osservatoriocoesionesociale.eu/
Esperienze dai territori
Protocollo “Salute per tutti” a Roma
Il Comune di Roma ha firmato il protocollo di intesa Salute per tutti, con il fine di promuovere interventi sanitari in favore delle persone fragili, migranti, in condizioni di povertà o senza dimora. Il protocollo ha avviato un confronto operativo sul tema della salute con le Istituzioni e le realtà del Terzo settore con lo scopo di individuare procedure chiare e condivise per l’accoglienza, la presa in carico e la tutela del diritto alla salute anche per le persone prive di residenza.
Protocollo per la gestione integrata dei servizi a tutela della salute mentale ad Ancona
Il protocollo di intesa tra CSM e Comune di Ancona intende implementare l’organizzazione e la gestione di un sistema integrato di risorse per realizzare interventi globali e progetti terapeutici efficaci, con particolare riferimento all’ambito della salute mentale. Esso rivolge particolare attenzione alla promozione di interventi maggiormente adeguati ai bisogni degli utenti e rilancia il lavoro sul territorio rafforzando anche il ruolo dei Comuni.
Progetto “La casa dei papà” a Latina
Con il progetto La casa dei papà, il Comune di Latina intende offrire la possibilità di assegnazione di alloggi condivisi riservati per il diritto abitativo dei padri che, a seguito della separazione consensuale o giudiziale o di interruzione della convivenza, si trovano in condizioni di precarietà economica, relazione ed abitativa, da cui possono derivare rischi di ulteriore deterioramento delle relazioni tra gli ex coniugi/conviventi e/o fra questi ed i figli. Qui il disciplinare del progetto.
i minori e delle famiglie, con la collaborazione degli osservatori competenti in materia.